martedì 14 gennaio 2014

Scalatori senza limiti - I ragni del genere Zoropsis

Zoropsis sp. 
In questo inizio d'inverno, intervallato da giornate di sole piuttosto calde, capita di fare qualche incontro ad otto zampe.

Gioia e delizia per chi ama questi animali, problema e timore per chi invece ha un rapporto conflittuale con i ragni, anche perché quelli appartenenti a questo genere diventano relativamente grandi.


Le specie di Zoropsis esistenti sul suolo italico sono 3 e tutte molto simili, inoltre sono speso confusi con i ragni lupo, ragni cacciatori solitari di grandi dimensioni, ma ad un occhio un po' più attento la differenza è evidente. Un punto di contatto tra i ragni del genere Zoropsis e quelli della famiglia dei Lycosidae (i ragni lupo) è la loro innocuità. Il morso di entrambi potrebbe essere un po' doloroso a causa dei loro grossi denti del veleno (cheliceri) ma niente che le spine di una rosa o di un rovo non ci abbiano già fatto provare in passato. Il veleno non è molto attivo sull'uomo potendo provocare tuttalpiù un lieve gonfiore nell'area intorno al morso. Nulla di preoccupante nonostante l'aspetto che per alcuni potrà sembrare spaventoso.
Una differenza sostanziale, invece, tra ragni lupo e Zoropsidae (la famiglia a cui appartengono i ragni protagonisti di questo articolo) è l'abilità, di questi ultimi, di arrampicarsi su qualsiasi superficie, anche quelle più lisce. Quindi se vi troverete in casa un ragno con questo aspetto arrampicato su qualcosa di molto liscio come un vetro, il marmo o la superficie smaltata del frigorifero avrete la certezza che si tratti di un Zoropsis sp..
Questi abilissimi predatori sono molto opportunisti, cacciano piccoli artropodi che si muovono sulle superfici frequentate dal ragno ed anche insetti volanti. Un po' all'agguato ed un po' muovendosi in luoghi poco luminosi o nella notte, catturano le prede contribuendo al loro controllo numerico ed alla loro selezione naturale.
L'ambiente domestico non è certo a loro congeniale, spesso entrano nelle nostre case attratti da qualche preda o per caso durante il loro vagabondare, questi ragni, infatti, non costruiscono una tela in cui vivere. Nelle regioni fredde molti Zoropsis non completano lo sviluppo in un anno e al sopraggiungere del freddo cercano un luogo sicuro in cui passare la stagione rigida. Per questo dal tardo autunno gli incontri capitano anche frequentemente, questi bellissimi ragni stanno cercando una tana adatta e nella loro esplorazione possono arrivare anche nelle nostre case.
Altre volte siamo noi a portarli direttamente in casa senza accorgercene. Gli Zoropsis spesso si nascondono dentro ai mucchi di vasi accatastati o nei bordi degli stessi oppure nelle legnaie. Ai primi freddi, ritirando i vasi sul balcone od in casa, potremmo aver portato qualche esemplare nascosto che, risvegliandosi dal torpore indotto dal freddo, inizierà a vagare in cerca di cibo od una tana sicura. Chi ha un camino od una stufa a legna potrebbe trasportali dentro casa direttamente con la legna sulla cui corteccia potrebbero aver costruito una piccola tana.
Non sono animali molto veloci quindi, armati di un po' di pazienza, un barattolo ed un cartoncino, la cosa migliore che possiamo fare è catturare l'insolito ospite e portarlo fuori casa, presso una legnaia, un rudere od un muretto a secco durante la prima giornata di sole.

Zoropsis sp.

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